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SOS LOIETTO

Allarme loietto resistente agli erbicidi: le esperienze degli agricoltori e i possibili rimedi

E’ SOS Loietto, per i sempre più numerosi fenomeni di resistenza agli erbicidi. Il Loietto (Lolium multiflorum), che appartiene alla medesima famiglia botanica del grano, quando si trova nei campi di frumento è considerato una specie infestante che può mettere a rischio in modo importante la resa della coltura. Ricordiamo, però, che il genere ha rivestito e ancora riveste rilevanza nei sistemi colturali da reddito: mentre storicamente era l’essenza principale delle marcite lombarde, il Lolium perenne, invece, è spesso coltivato come foraggio.

Nel quadro della coltivazione di frumento, negli ultimi 20-30 anni sono cresciute le segnalazioni di resistenze che è fondamentale saper gestire al meglio, per non finire a trebbiare semente di loietto, invece che granella di frumento… cosa che, purtroppo, capita sempre più spesso a numerosi agricoltori.

Il quadro sul loietto resistente

Il loietto è caratterizzato da una grande variabilità genetica e morfologica: capita facilmente, infatti, che le piante appartenenti al genere si incrocino e formino degli ibridi interspecifici. Sono stati anche riportati ibridi intergenerici fertili, tra Lolium e Festuca. Nel nostro paese le specie interessate da resistenza agli erbicidi sono Lolium rigidum, in genere diffuso nelle regioni del Sud, e Lolium multiflorum, presente nelle regioni del Centro-Nord. Inoltre, si trovano esemplari che hanno caratteristiche intermedie tra queste due specie, in particolare nelle regioni centrali. I motivi per cui è favorita la comparsa e la diffusione della resistenza sono legati all’alta produzione di semi per pianta e alla scarsa dormienza. Il loietto viene classificato come indifferenze dal punto di ecofisiologico, quindi è in grado di germinare durante tutto l’anno.

Seguono i tipi di resistenza e le regioni interessate, così come riportanti dal GIRE – Gruppo Italiano Resistenza Erbicidi:

  • Tipo di resistenza: Resistenza agli erbicidi dell’ACCasi (gruppo A). Primo caso accertato nel 1995.
    Regioni interessate: Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Puglia, e Sardegna.
  • Tipo di resistenza: Resistenza agli inibitori dell ‘ALS.
    Regioni interessate: Toscana, Lazio, Puglia, e Sardegna.
  • Tipo di resistenza: Popolazioni con resistenza multipla agli erbicidi inibitori dell’ACCasi (gruppo A) e agli erbicidi inibitori dell’ALS (gruppo B). Primo caso accertato nel 2000.
    Regioni interessate: Toscana, Lazio, Puglia, e Sardegna.

E’ possibile visualizzare le mappe dinamiche delle segnalazioni di resistenze sul sito del GIRE: cliccando qui si visualizza la mappa delle resistenze di Lolium Rigidum agli erbicidi dell’ACCASI (gruppo A). Le mappe possono essere modificare dinamicamente.

Il grano di Foggia soffre

L’areale della provincia di Foggia è particolarmente segnato dai fenomeni di resistenza del loietto. Abbiamo parlato con Giuseppe Nigro, agricoltore che gestisce una azienda di circa 75 ettari a Castelluccio di Sauri. Il quadro che ci descrive è quello di una crescente difficoltà a combattere le infestanti, dal papavero al loietto. Su quest’ultimo, in particolare, ci racconta: “è diventato molto resistente e ci costringe a passare più e più volte con gli erbicidi. Se si passa prima della semina, ad esempio, alla prima pioggia la pianta riprende; anche se non piove, nel giro di un paio di mesi i semi germinano…restano vitali nel terreno”.

In merito alle pratiche che ha scelto di applicare nella sua azienda, Giuseppe Nigro ci dice: “impiego erbicidi antigerminello dopo la semina e la rullatura; per il loietto, che per noi è la graminacea più pericolosa, faccio ulteriori passaggi. Non pratico la falsa semina: ho notato che fa prendere piede al Lolium che, ormai, resiste anche al glifosate. Prima se ne potevano impiegare 2-3 litri ad ettaro, adesso sono necessari almeno 4-5 litri ad ettaro”. E conclude: “il problema sta diventando talmente grave che su una parte dei miei terreni (per fortuna parliamo solo di 8 ettari) ho avuto una resa in frumento di soli 8 quintali lo scorso anno: questo perchè il grano era soffocato dall’infestante …avrei fatto bene a trebbiare seme di Lolium“.

L’articolo proseguirà domani.

Fonti: Il grano, della collana Coltura&Cultura di Bayer CropScience (2008); GIRE – Gruppo Italiano Resistenza Erbicidi

Autore: Azzurra Giorgio

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