L'analisi dei mercati del frumento
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SCAMBI MINIMI, LISTINI FERMI

Settimana corta e prezzi invariati: l’analisi dei listini di Milano e Bologna

Settimana particolare quella appena trascorsa, caratterizzata da festività e lutto. In questo clima sul mercato del frumento sono pochissimi gli scambi conclusi, anche per quanto riguarda la merce estera. Ne risultano listini totalmente invariati sia a Milano sia a Bologna, che mettono fine al periodo di ribassi protrattosi fino alla scorsa settimana (LEGGI).

SCAMBI MINIMI, LA DOMANDA ATTENDE

Sul mercato del duro scambi minimi e domanda assente nelle borse della Penisola, nell’attesa del nuovo raccolto. Questo, come spiegato nelle ultime analisi, sembra procedere al meglio, a livello nazionale ed europeo. In particolare in Spagna ci si attendono produzioni ottimali, soprattutto in termini di rese ad ettaro, grazie ad una campagna che si sta rivelando decisamente positiva in termini agronomici. Per i trasformatori, in caso di necessità, attualmente le coperture continuano ad arrivare dal Canada. Per il Paese dell’acero la situazione dazi con gli States non è mutata, per questo la merce resta indirizzata principalmente verso le destinazione europee. I prezzi nelle borse nordamericane, inoltre, sono in lieve calo. Per gli Usa a causa di un ulteriore ribasso del dollaro, la cui volatilità si è comunque ridotta nell’ultima settimana, per il Canada in seguito ad un calo nei costi di trasporto interni.

In questo contesto in divenire, caratterizzato da previsioni produttive positive e forti dubbi riguardanti l’andamento delle politiche economiche statunitensi, i compratori attendono, evitando di organizzare coperture per il lungo periodo. Ciò in quanto questi fattori potrebbero far crescere l’offerta di duro, portando a possibili ulteriori ribassi. Per i trasformatori, inoltre, ai dubbi riguardo all’acquisto della materia prima si affiancano quelli relativi allo smercio. Se Trump dovesse riattivare le tariffe in entrata, infatti, i produttori nazionali di pasta potrebbero registrare cali nei consumi statunitensi, uno dei mercati di sbocco principale di tanti pastai italiani.

STABILITÀ E POCHI SCAMBI ANCHE PER TENERO

Situazione totalmente analoga per il frumento tenero. La settimana appena trascorsa è caratterizzata dalla stabilità e numero ridotto di affari conclusi. la prima motivazione anche in questo caso è la particolarità del periodo e l’attesa del nuovo raccolto, che si prospetta positivo in tutta Europa nelle condizioni attuali come nel caso del duro. Questo porta a lievi cali nei mercati a termine, mentre le borse fisiche Ue propongono quotazioni invariate come quelle nazionali. A livello globale si registrano segnali di incertezza a causa di molteplici fattori. Sul fronte Usa permangono le incertezze legate ai dazi, che provocano una frenata dell’export statunitense, e si registra una positiva ripresa delle colture invernali, che lascia ben sperare per la disponibilità futura. In Russia si riduce l’attività nei porti mentre si conferma la solida performance dell’export Ucraino. I quantitativi esportati dal Granaio d’Europa verso i Paesi Ue hanno infatti quasi raggiunto i livelli della campagna precedente.

 

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