Agrofarma – l’Associazione nazionale delle imprese produttrici di agrofarmaci che fa parte di Federchimica – ha rinnovato le proprie cariche nel corso dell’Assemblea Annuale e ha eletto Paolo Tassani come Presidente per i prossimi due anni. Massimo Scaglia è stato eletto come Vicepresidente.
«È un grande onore, per me, condividere questo momento, nella veste di Presidente di Agrofarma. – ha commentato Paolo Tassani – Il mio impegno principale sarà rivolto a rafforzare il percorso di accreditamento della nostra Associazione teso a portare all’attenzione dell’opinione pubblica una corretta immagine degli agrofarmaci e del cambiamento già da tempo avviato dalla nostra industria, attraverso la ricerca di prodotti sempre più efficaci e meno impattanti, un uso sempre più ottimizzato dei mezzi tecnici e l’aumento di agrofarmaci contenenti principi attivi consentiti anche in agricoltura biologica (cresciuti del +102% negli ultimi 10 anni)».
La tavola rotonda
Si è poi svolta, a margine dell’Assemblea, una tavola rotonda con i principali stakeholders del settore: si è discusso dello stato attuale del comparto agricolo e delle sfide che dovrà affrontare oggi e domani.
«La sfida della sostenibilità è di fronte a tutti noi e non può essere elusa o trascurata. In questo senso l’Unione Europea ha fatto bene a mettere al centro degli ultimi 5 anni il tema, anche per il sistema agroalimentare». – ha dichiarato Gabriele Canali, Professore di Economica Agro-alimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – «Tuttavia, la complessità del tema richiede un maggiore approfondimento delle analisi e delle valutazioni che devono precedere le scelte operative. La sfida per la nuova Commissione UE e il nuovo Parlamento, così come per il nostro Paese, è proprio quella di riconciliare obiettivi e strumenti, nel breve e nel lungo termine».
Le TEA
«Assosementi da sempre sostiene la ricerca e riconosce l’importanza del miglioramento genetico e delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) per garantire l’innovazione e la sostenibilità delle produzioni agricole». – ha dichiarato Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi – «Abbiamo accolto molto favorevolmente l’iniziativa di questo Governo a favore della sperimentazione in campo dei prodotti TEA e oggi auspichiamo che con la stessa determinazione e lungimiranza questa apertura possa essere garantita anche per il futuro. Sono queste carenze ad aver motivato il ritiro della proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e ad aver reso meno efficace la nuova PAC rispetto ai temi della sostenibilità. La filiera chiede una veloce approvazione della proposta di Regolamento UE sulle TEA: fondamentale sarà anche il sostegno che le Istituzioni potranno assicurare alla collaborazione tra il settore privato ed il mondo della ricerca per accelerare il progresso scientifico sulle TEA in Italia».
«Il comparto ortofrutticolo ha affrontato diverse problematiche legate a cambiamenti climatici e nuove avversità che necessitano di strumenti adeguati». – è stato il commento di Simona Rubbi, Responsabile relazioni istituzionali e internazionali di CSO Italy, che ha proseguito – «I problemi contingenti non devono farci cadere nell’errore di non guardare alla prospettiva del domani. Tutto il comparto produttivo e commerciale sta facendo grandi sforzi anche dal punto di vista per una produzione agricola sempre più sostenibile e, al contempo, continuare ad essere competitivi in un mercato globale. Per questo motivo l’auspicio è che la nuova legislatura sappia ascoltare le esigenze degli agricoltori per tutelare un settore fondamentale per il nostro Paese e per tutta l’Europa».
Investimenti delle imprese di Agrofarma
«Ogni anno le Imprese associate investono in R&D, solo in Italia, 32 milioni di euro, pari, in media, al 3% del fatturato, contro una media, secondo i dati ISTAT, del 1,5% del comparto industriale. – ha poi concluso Paolo Tassani, il presidente di Agrofarma – Alla vigilia delle prossime elezioni europee, quello che ci auguriamo è un contesto normativo che, nel pieno rispetto della salute dell’uomo e della tutela ambientale, consenta di sviluppare e mantenere un numero adeguato di strumenti per la difesa delle colture al fine di preservare il patrimonio colturale italiano, che è tra i più importanti a livello europeo».
Sono associate ad Agrofarma 31 imprese che realizzano il 95% del fatturato italiano del comparto; quest’ultimo, nel 2023, ha superato 1 miliardo di euro. Le imprese sono orientate da tempo ad offrire soluzioni integrate per l’agricoltura che includono non solo agrofarmaci di sintesi chimica e/o utilizzabili in agricoltura biologica, ma anche strumenti di agricoltura digitale e biotecnologie agricole.
Autore: Agrofarma
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