L'analisi dei mercati del frumento
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BOLOGNA IN TOTALE RIBASSO

Cali diffusi: l’analisi dei listini di Milano e Bologna

Il calo generalizzato visto la scorsa settimana a Milano (LEGGI) investe il listino bolognese, emesso giovedì a 14 giorni dal precedente. La sede emiliana riapre in totale ribasso, con cali che riguardano tutte le categorie di prodotto. Nel capoluogo lombardo poche nuove variazioni e pochi scambi. Si continua a deprezzar il duro, anche se i deprezzamenti rallentano ed all’estero si registrano apprezzamenti.

DURO ANCORA IN CALO MA UNA SPERANZA ARRIVA DAI LISTINI ESTERI

Questo prodotto sembra subire previsioni rosee per quanto riguarda le coltivazioni in campo, che porterebbero ad un’offerta maggiore del solito. Le ultime notizie affermano che le recenti piogge in Nordamerica hanno rinvigorito le produzioni canadesi e statunitensi, prima a rischio siccità. A ciò si aggiunge quanto riferiamo ormai da alcune settimane, ossia l’ottimo sviluppo delle coltivazioni nazionali ed Ue, soprattutto spagnole. Il calo di Bologna, – 6 €/t, rappresenta una somma di quanto avvenuto negli ultimi 2 mercati a Milano, dove si è passati dal -3 della scorsa settimana al – 2 dell’ultima rilevazione.

Questo lievissimo attenuamento del ribasso nel capoluogo lombardo potrebbe scaturire dagli altrettanto lievi aumenti visti in settimana sui mercati internazionali. In particolare sono cresciuti i prezzi in due principali borse canadesi e per il Northern Durum negli States. Il Canada è la nazione il cui export sta coprendo in gran parte la domanda nostrana attualmente. Una dinamica accresciutasi con l’inasprirsi dei rapporti commerciali tra Usa e Canada, che ha portato il Paese dell’acero a concentrarsi maggiormente sulla domanda oltreoceano.

A BOLOGNA CALANO ANCHE TENERO, SEMOLA, FARINE E SOTTOPRODOTTI

Le tensioni commerciali nelle settimane precedenti hanno impattato anche sul prezzo della semola a Milano, calato anche in virtù del ridotto costo della materia prima. Nell’ultima settimana Bologna si è allineata a questo ribasso, aggiungendo la medesima variazione, -10 €/t, anche per le farine di frumento tenero. Questo andamento risulta essere inedito nel confronto con il capoluogo lombardo ma non è la sola peculiarità emiliana, dove il ribasso è totale. Il listino bolognese, infatti, propone cali per quasi tutti i sotto prodotti della lavorazione dei due frumenti e su classificazioni merceologiche del tenero che a Milano non erano state intaccate dai deprezzamenti di recente. Perdono 4 €/t il fino ed il mercantile, mentre per il di forza, sceso di 5 €/t a Milano a fine aprile, il calo è di soli 2 €/t. Anche per il tenero questa tendenza è causata da un attuale e previsto surplus nell’offerta, in questo caso per lo più a causa della merce proveniente da est.

L’ottima condizione del grano tenero nei campi europei e non solo contribuisce a portare in ribasso tutti i principali titoli dedicati a questo prodotto nei mercati a termine. Come prevedibile, cala maggiormente la scadenza di maggio, essendo ormai prossima, ma lievi ribassi si registrano anche per le scadenze di luglio.

 

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