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TROPPA ACQUA IN LOMBARDIA

Cereali vernini a rischio e semine in tilt

Le semine di mais e riso sono in difficoltà, l’orzo e il frumento sono a rischio asfissia, i prati sono danneggiati dall’eccesso di pioggia e i trapianti di pomodoro sono bloccati. Questo è il quadro tracciato dal monitoraggio della Coldiretti Lombardia nelle campagne allagate, a causa della nuova ondata di maltempo che colpisce la regione.

La situazione è molto critica tra Milanese e Lodigiano, secondo Coldiretti Lombardia, dove in alcune aree si registrano oltre 100 millimetri di pioggia accumulata nelle ultime 12 ore, secondo i dati Arpa e le rilevazioni degli agricoltori stessi. “È un disastro,” afferma Marco Curtarelli, un cerealicoltore di Castelnuovo Bocca d’Adda, nel Basso Lodigiano. “Da stanotte fino a stamattina alle 10 sono scesi almeno 170 millimetri d’acqua: per ora frumenti e orzi sono ancora in piedi, ma in molte zone le piante sono già gialle, soffocate dalla troppa acqua. Chi ha seminato il mais dovrà buttare tutto e ricominciare. Io ho bancali di semi ancora intatti in azienda e non so quando potrò usarli.”

Troppa acqua per accedere in campo

“Avevo già seminato circa 30 ettari di riso in asciutta, oggi sono tutti sommersi,” dice Gabriele Noè, un cerealicoltore di Noviglio, nell’area ovest della metropoli milanese. “Ho ancora più di 100 ettari da seminare, ma con queste piogge non so nemmeno quando potrò iniziare le prime lavorazioni. L’orzo che avevo in campo sta morendo per l’eccesso di acqua. Guardando intorno vedo anche i frumenti, ma fanno paura: interi campi sono completamente gialli. Una situazione drammatica.”

Anche in provincia di Pavia, la nuova ondata di maltempo aggrava il ritardo nelle semine del riso. Secondo Coldiretti, le continue piogge impediscono ai trattori di entrare nei campi per le lavorazioni, causando possibili ritardi nei raccolti e una diminuzione degli ettari coltivati. Se le condizioni meteo avverse continuano, gli agricoltori non riusciranno a lavorare e seminare in tempo le risaie e saranno costretti a cambiare coltivazione, con conseguenze negative anche per la redditività.

Semine in ritardo

In provincia di Cremona, gli agricoltori già costretti a ritardare le semine del mais a causa del maltempo delle settimane scorse ora devono ricominciare tutto da capo. I trapianti di pomodoro sono bloccati e ci sono problemi anche sui prati da sfalciare e sulla crescita dei cereali autunno-vernini.

Nella bergamasca, i campi sono trasformati in distese di fango dalla pioggia: una situazione che impedisce di seminare a chi ancora non l’ha fatto, mentre obbliga gli agricoltori che avevano appena terminato a ripetere l’operazione. In montagna, le abbondanti precipitazioni stanno schiacciando l’erba facendola marcire. Così, spiega Coldiretti, è a rischio il primo taglio di fieno.

La raccolta dovrà attendere

Ritardi nelle operazioni anche in provincia di Brescia, dove le precipitazioni costringono gli agricoltori a posticipare la raccolta dei foraggi già pronti per il taglio e ritardare le semine di mais laddove non sono ancora state fatte. Situazione simile nel Mantovano, dove la pioggia ostacola anche i trapianti di pomodoro, le semine della soia ed espone più facilmente le piante di frutta ai parassiti.

Queste sono le evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che, conclude Coldiretti, si manifesta con una maggiore frequenza di fenomeni violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e rapidi passaggi dal sole al maltempo, con significativi sbalzi termici che compromettono le coltivazioni nei campi causando perdite nella produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Autore: Coldiretti Lombardia

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