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UN TAVOLO DI CRISI PER LA SICILIA?

Denuncia e appello di Legacoop

Parte Granaio Italia ma il vero granaio italiano arranca: la Sicilia sprofonda nella crisi, come denuncia Legacoop Sicilia, insieme a Legacoop Agroalimentare. Da un lato la siccità ha colpito l’isola tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024 provocando un calo del 50–60% rispetto alle medie stagionali per il grano duro, mentre la produzione di foraggio è crollata talvolta di oltre l’80%. A peggiorare il quadro i prezzi: il frumento viene pagato 25 centesimi al chilo, ben al di sotto dei costi di produzione, rendendo insostenibile la sopravvivenza di molte aziende agricole. «Non è più possibile aspettare — dichiara Legacoop Sicilia — occorrono misure straordinarie per salvare le imprese cooperative, evitare l’abbandono delle terre e scongiurare un ulteriore impoverimento delle campagne siciliane». Legacoop propone un cambio di paradigma: puntare su un modello cooperativo integrato, basato sulla valorizzazione della biodiversità, sull’innovazione tecnologica e sulla filiera corta. Parola d’ordine: l’estensione dei contratti di filiera, strumenti in grado di garantire maggiore tracciabilità, qualità del prodotto e competitività sui mercati internazionali.

UN TAVOLO DI CRISI

«Chiediamo un piano di investimenti mirato — afferma Legacoop Agroalimentare Sicilia — per promuovere pratiche di gestione sostenibile del suolo, un uso razionale delle risorse idriche e la valorizzazione dell’agro-biodiversità come risposta concreta ai cambiamenti climatici e alla desertificazione». Legacoop propone l’istituzione di un Tavolo di Crisi Cerealicolo Siciliano permanente, coinvolgendo istituzioni regionali e nazionali, associazioni di categoria, mondo accademico e tutti gli attori della filiera.

INTANTO PARTE IL GRANAIO…

Intanto parte Granaio Italia, il sistema informatico nazionale per il monitoraggio delle giacenze cerealicole, operativo dal 31 luglio 2025 all’interno del portale SIAN. Si spera che faccia da diga alle importazioni, visto che nell’attuale campagna sono arrivate dal Canada quasi 800mila tonnellate di grano duro, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024, aggravando la crisi del mercato interno già afflitto da costi di produzione elevati e rese inferiori alla media. Il sistema Granaio Italia, previsto dalla Legge di Bilancio 2021, impone l’obbligo di registrazione delle giacenze a tutti gli operatori della filiera – aziende agricole, cooperative, consorzi, importatori, trasformatori – che movimentano oltre determinate soglie annue. Le comunicazioni dovranno essere effettuate ogni trimestre entro il ventesimo giorno del mese successivo, in forma aggregata, su carichi e scarichi di cereali, siano essi di origine nazionale o estera. Una novità che punta a fare chiarezza sui flussi di mercato, in un contesto sempre più distorto dalle dinamiche speculative e dall’invasione di prodotto straniero. (Foto generata con l’intelligenza artificiale)

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