Con la campagna 2022-23 la Rete delle prove varietali del frumento tenero ha compiuto 50 anni, sotto il coordinamento del CREA-CI, dedicato alla cerealicoltura e alle colture industriali. Vediamo in questo articolo i principali risultati delle prove varietali svolte nel 2022-23, con una sintesi delle varietà di frumento tenero che hanno performato meglio.
Le prove varietali
La sperimentazione si è concentrata su 36 varietà con semine in 21 località, distribuite tra Nord, Centro e Sud Italia. Le prove hanno visto l’introduzione di nuove iscrizioni, in particolare, tra i frumenti di forza: Alampur, Nefertari e San Dominio; tra i panificabili superiori: Azzurra, Perugino, Rgt Montreal e Sonatine Cs; tra i panificabili: Bianca Lancia, Ligabue, Rgt Fandango, Sy Rocinante e Sy Sanluca; tra i biscottieri: Dalì. Si è utilizzata semente utilizzata preventivamente conciata e, in tutte le località, si è seguito lo schema a reticolato con 3 repliche, parcelle elementari di 10 mq e investimento di 450 cariossidi germinabili/ mq. In 6 località i ricercatori hanno effettuto una prova uguale ma trattata con fungicida.
L’andamento meteoreologico
La campagna 2022-23 ha visto al Nord Italia una prolungata siccità fino ai primi mesi primaverili, con abbondanti piogge da aprile e maggio. Il Sud, invece, ha visto una estrema piovosità che ha causato dilavamenti di azoto con ingiallimenti fogliari, lasciando terreno fertile alle malattie fungine. Ricordiamo che una estrema siccità aveva caratterizzato l’annata precedente.
Varietà di frumento al Nord
Al Nord la produzione è stata superiore allo scorso anno, in particolare per la classe dei frumenti panificabili (8,81 t/ha), seguita dai panificabili superiori, dai biscottieri e dai frumenti di forza. Tra le varietà in prova, le più produttive sono state la Monviso (9,57 t/ha) e la Sy Rocinante (9,36 t/ha), con un indice di produttività medio rispettivamente di 113 e 110. L’altezza media delle piante è stata di 90 cm; il peso specifico medio della produzione è stato più basso dell’annata passata, tranne per i frumenti di forza. Il peso dei 1000 semi, invece, si è dimostrato più elevato e anche il contenuto proteico è stato molto buono (14,6%).
Varietà di frumento al Centro
In Italia centrale molto ha inciso l’andamento metereologico, con una produzione media di 5,91 t/ha che, seppur maggiore della campagna precedente, è tra le più basse degli ultimi 10 anni. I frumenti panificabili hanno registrato la resa maggiore (6,1 t/ha), seguiti dai panificabili superiori, dai biscottieri e dai frumenti di forza. Sy Rocinante si colloca al primo posto con 6,73 t/ha e un indice di 113, seguita da Anversa con 6,67 t/ha (entrambi panificabili). L’altezza media delle piante è stata di 86 cm; anche in questo areale il peso ettolitrico si è dimostrato basso, con ben 10 varietà che non hanno superato la soglia di 75 kg/hL. Il peso dei 1000 semi è stato mediamente buono e il contenuto proteico medio di 13,1%.
Varietà di frumento al Sud
Le prove in Italia meridionale hanno raggiunto la produzione media migliore degli ultimi 19 anni, con i frumenti panificabili a 5,83 t/ha, i panificabili superiori a 5,74 t/ha, i biscottieri a 5,40 t/ha e i frumenti di forza a 5,34 t/ha. Tra le varietà, le nuove Ligabue e Bianca Lancia (entrambe panificabili) si sono posizionate al primo posto per resa (rispettivamente 6,67 e 6,59 t/ha), con indici di 119 e 118. L’altezza media delle piante è stata di 78 cm; anche qui il peso ettolitrico è stato basso, con 16 varietà che non hanno superato la soglia di 75 kg/hL. Il peso dei 1000 semi è stato mediamente discreto e il contenuto proteico medio del 12,3%.
Fonte: CREA
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