Anche quest’anno la Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra organizza la giornata di visita in campo delle sue Prove dimostrative di frumento: il 23 maggio agricoltori, tecnici e operatori del settore si danno appuntamento a Malborghetto di Boara (FE) per un approfondimento tecnico sulla coltivazione del frumento, ormai un appuntamento fisso per l’areale dell’Emilia Romagna. Alfredo Bernard, Consigliere della Fondazione, e Luca Davì, Responsabile Tecnico, illustrano a Grano italiano gli obiettivi del campo sperimentale del frumento e le tecniche che hanno messo in pratica dall’avvio del ciclo colturale.
Nuove varietà per ridurre i costi e l’impatto ambientale
Come ci spiega Alfredo Bernard, l’obiettivo delle prove dimostrative di frumento è quello di fornire indicazioni a tecnici e agricoltori della zona sull’evoluzione varietale, supportandoli nella presa di decisioni oculate, con l’obiettivo di rendere sempre più sostenibili le attività delle aziende agricole, non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico. Ridurre l’impatto sull’ambiente e supportare la redditività, infatti, è ciò a cui mirano le attività di sperimentazione e divulgazione delle Fondazione, anche grazie alla collaborazione con l’Istituto Agrario omonimo che nasce proprio dal lascito, oltre 100 anni fa, dei due fratelli Navarra.
Oltre all’evoluzione e all’innovazione varietale, il campo sperimentale permette di valutare anche l’applicazione di nuove tecniche agronomiche, dalla concimazione all’impiego di biostimolanti. Alfredo Bernard ci spiega che quest’anno le varietà in prova sono 30, 24 di frumento tenero e 6 di frumento duro. Alcune di queste sono inserite nei protocolli per la prima volta, essendo in fase di prima riproduzione. Le aziende sementiere coinvolte sono Lidea, Produttori Sementi Bologna, RV Venturoli, Sementica, SIS e Syngenta. Le varietà in prova vengono testate in termini di adattabilità agli areali ferraresi e a nuove tecniche che riducono l’impatto ambientale, in particolare lavorazioni superficiali e meno energiche che sfruttano e sollecitano meno il terreno, riducendo anche le spese di mezzi tecnici. Tra le tecniche colturali, per il frumento si esegue la minima lavorazione e non la semina su sodo: quest’ultima non sarebbe adeguata in considerazione dell’alta variabilità delle condizioni ambientali che caratterizza l’areale ferrarese.
Dove va la ricerca varietale
Alfredo Bernard ci conferma che le società sementiere sono alla ricerca di varietà che si adattino sempre più a diversi ambienti, pur garantendo omogeneità di produzione in termini qualitativi e quantitativi. Anche la resistenza ai parassiti è una caratteristica fondamentale su cui si punta. Un occhio particolare, poi, è quello verso la qualità specifica: sempre più le diverse qualità sono destinate a prodotti specifici dell’industria alimentale, dalla semola di grano duro per la pasta alla farina di frumento tenero per i biscotti. Le richieste della trasformazione alimentare arrivano sino al campo e si integrano sempre di più con le pratiche agronomiche messe in atto dall’agricoltore.
Varietà in prova: c’è anche il frumento ibrido
Luca Davì sottolinea come quest’anno, per la seconda stagione, sono state seminate anche 3 varietà di frumento ibrido da granella. Queste cultivar, fornite da RV Venturoli, sono caratterizzate da elevata potenzialità in termini di resa e tolleranza alle malattie crittogamiche, oltre ad una buona rusticità verso andamenti stagionali poco favorevoli. Un vantaggio ulteriore è quello del ridotto investimento alla semina: servono solo 70-80 kg/ ettaro di seme, invece dei classici 200, con un risparmio economico diretto sui costi ma anche indiretto, grazie al minore sforzo logistico necessario alla semina.
Come ci confermano i responsabili della Fondazione, ci sarà una valutazione delle performance delle varietà in prova al termine del ciclo colturale, dopo la trebbiatura, quando la Fondazione eseguirà numerosi test di verifica quali-quantitativa sul raccolto di tutte le parcelle. L’appuntamento con Grano italiano, quindi, è alla fine del ciclo colturale per poter raccontare ai nostri lettori quali interessanti risultati saranno emersi dalle prove dimostrative di Ferrara.
Per maggiori informazioni sull’evento dimostrativo, clicca https://www.fondazionenavarra.it/index.php/colture-erbacee/item/230-aggiornamento-varietale-di-difesa-e-delle-tecniche-di-nutrizione-e-biostimolazione
Foto del campo della Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra
Autore: Azzurra Giorgio
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