Dal 4 al 7 febbraio 2026 Verona ospiterà la 117ª edizione di Fieragricola, uno degli appuntamenti chiave per il mondo dei cereali e della meccanizzazione agricola. Un’edizione che arriva in una fase complessa: il settore delle macchine agricole mostra segnali di ripresa nel 2025, ma resta lontano dai livelli storici, dopo un decennio di forte riduzione degli investimenti.
Top brand e focus su tecnica e innovazione
Il claim dell’edizione è “Full Innovation” e punta su meccanizzazione, precision farming, robotica, irrigazione smart e biosolution. Tra i grandi marchi presenti figurano John Deere, New Holland, Case IH, Fendt, Claas, Kubota, Massey Ferguson, Same Deutz-Fahr, Valtra, Antonio Carraro, Merlo, Maschio Gaspardo. Nel padiglione Fieragricola Tech saranno protagoniste anche le piattaforme digitali e i big dell’agricoltura di precisione come Xfarm, Agricolus, Isagri, ma anche dell’industria come Corteva e Syngenta. In calendario oltre 120 convegni, molti dedicati a cerealicoltura sostenibile, automazione e riduzione dei costi produttivi.
Mercato delle macchine: segnali positivi, ma il decennio resta negativo
Secondo i dati FederUnacoma, nei primi nove mesi del 2025 le trattrici crescono del 7,2% con oltre 12.700 immatricolazioni, i transporter volano a +49,6%, i sollevatori telescopici segnano +4,7%. In controtendenza le mietitrebbie, che calano del 15% fermandosi a 209 unità. La spinta arriva soprattutto dagli incentivi PNRR e dal Fondo Innovazione. La Puglia è la seconda regione italiana per trattrici vendute, con oltre 1.300 mezzi (+23,3%), dietro al Veneto. Tuttavia, la crescita attuale non compensa il crollo strutturale degli investimenti dell’ultimo decennio, frenati da redditi agricoli bassi, pandemia e instabilità geopolitica.
Perché Fieragricola interessa i cerealicoltori
Per chi produce grano, mais e orzo, Fieragricola 2026 sarà un osservatorio privilegiato su nuove trattrici, attrezzature per la minima lavorazione, semine di precisione, gestione digitale degli input e riduzione dei costi per ettaro. In una fase di mercato incerta, la fiera di Verona diventa uno strumento concreto per orientare gli investimenti futuri con dati tecnici alla mano, non solo con promesse.
Internazionalità, zootecnia ed energie rinnovabili
Fieragricola rafforza anche la dimensione internazionale, con 100 buyer esteri in arrivo da Africa, Europa dell’Est e Asia. Grande spazio alla zootecnia, con il Dairy Show europeo e i concorsi di razza Bruna, Frisona e Jersey, e alle energie rinnovabili per l’azienda agricola, tra biogas, motori e soluzioni per l’efficienza energetica.
Autore: Azzurra Giorgio
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