Nel pomeriggio di domenica 7 luglio le aree delle provincie di Alessandria e Asti sono state colpite da un intenso fenomeno atmosferico che ha portato grandine fino a 2-3 cm, accompagnata da nubifragi e raffiche di vento fortissime. La stampa specializzata in metereologia riporta notizie di una supercella formatasi all’altezza di Villafranca/Villanova, nell’Astigiano, che si è poi spostata nell’Alessandrino. Gli accumuli di grandine sono stati tanto importanti da richiedere l’impiego di mezzi per sgomberare le strade. Nelle foto inviate alla Redazione si possono apprezzare le dimensioni della grandine e la quantità di accumuli.
Si sono raggiunti i 35 mm di pioggia ad Asti e i 29 mm ad Alessadria; le raffiche di vento hanno raggiunto i 43 km/h ad Asti e i 76 km/h ad Alessandria. Fenomeni del genere hanno avuto ingenti impatti sulle coltivazioni, causando allettamenti e danneggiando le spighe, pronte per essere trebbiate. Un evento estremo che cade su campi già messi alla prova, in Piemonte, da precipitazioni abbondanti che non hanno ancora concesso uno spazio per il raccolto (ne abbiamo parlato qui).
I danni causati dall’evento estremo
Le informazioni che ci giungono dai cerealicoltori della zona sono di danni del 50-60% sui grani ancora in campo, a seconda delle zone. Questi danni probabilmente andranno a crescere alla comparsa del sole, quando le cariossidi non saranno più trattenute dalle glume e cadranno al suolo. Inoltre, le superfici di frumento allettate sono ancora aumentate. Sono stati riportati danni anche a coperture di edifici, tra cui abitazioni e strutture aziendali. Oltre ad acluni centri urbani, sono state colpite colture attualmente in pieno sviluppo come mais, girasole, soia, pomodori, orticole e foraggere.
Per i cerealicoltori della zona l’evento determina ulteriori ritardi nella trebbiatura del frumento tenero che già era stata rimandata per le numerose precipitazioni delle ultime settimane. Una annata agraria difficile, da cui a breve vedremo cosa si riuscirà a portare a casa: gli agricoltori, intanto, resistono.
Foto di Roberto Gavio
Autore: Azzurra Giorgio
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