Abbiamo parlato con Patrizia Vaccino (CREA-CI), responsabile del coordinamento della Rete Nazionale Prove Varietali per il frumento tenero, dei primi risultati che arrivano dai campi sperimentali delle 25 località diffuse tra Nord, Centro e Sud Italia. Abbiamo già presentato sulle nostre pagine la struttura della Rete Nazionale e la sua importanza (leggi): a breve pubblicheremo sulle nostre pagine i risultati definitivi delle prove sulle 40 varietà testate nella campagna agraria 2023-24.
Ecco alcune anticipazioni e commenti sull’andamento delle sperimentazioni, per quanto è possibile comunicare in questo momento in cui alcuni campi non sono stati ancora trebbiati. Il meteo incerto, infatti, soprattutto nelle regioni del Nord, ha ritardato la trebbiatura impedendo l’accesso in campo e rendendo il livello di umidità della granella troppo elevato per la raccolta.
Dott.ssa Vaccino, ha già ricevuto i risultati di alcuni campi sperimentali?
Finora abbiamo ricevuto i dati ufficiali di 7 località, è ancora presto per avere un quadro completo. Nello specifico, abbiamo a disposizione i dati di 7 campi, dislocati tra Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana e Marche. Purtroppo i campi di Libertinia (Catania) non verranno trebbiati: sul terreno si possono vedere macchie di piante nate qua e là, alcune neppure arrivate a spigatura. Questo rappresenta la situazione drammatica di tanti agricoltori siciliani che hanno sofferto la siccità dell’ultima stagione. A Roma, invece, i cinghiali hanno completamente devastato la prova gestita dai colleghi del CREA-IT.
Può darci qualche anticipazione sui risultati?
In Piemonte, sia a Cigliano (VC) che a Poirino (TO) le produzioni sono discrete, ma inferiori rispetto allo scorso anno, con pesi ettolitrici in media bassi: purtroppo le frequenti piogge hanno inciso su questo parametro. Anche a Stezzano (BG), la produzione è risultata inferiore allo scorso anno, mentre discreto è risultato il peso ettolitrico e buono il peso dei semi. In Veneto, a Lonigo (VI) la produzione è risultata mediamente bassa, così come il peso ettolitrico. I colleghi di Cesa (Arezzo), invece, ci hanno comunicato di aver ottenuto buone produzioni, con peso ettolitrico di discreto livello. Ottimo, poi, il peso ettolitrico e buona la produzione misurati a Conselice (Ravenna), pur con proteine piuttosto basse. Infine, a Jesi (Macerata) produzione, peso ettolitrico e peso dei mille semi sono mediamente buoni, mentre le proteine non sono elevatissime.
I colleghi di Foggia si attendono rese inferiori alla norma ma parametri qualitativi discreti, mentre a Larino (Campobasso), i risultati dovrebbero essere migliori della media. Purtroppo i campi di Merlino (Lodi) sono stati a lungo inaccessibili per le condizioni meterologiche molto piovose: qui il rischio è di avere casi di pregerminazione delle cariossidi… I colleghi di Veneto e Friuli, invece, sono soddisfatti della stagione: i campi appaiono in buone condizioni e ci si aspetta buoni risultati, salvo novità degli ultimi giorni.
Qual è la situazione delle fitopatie, invece?
Abbiamo avuto numerosi casi di malattie, a partire dalla septoriosi – che abbiamo sempre – per arrivare alla ruggine nera, bruna e gialla. Abbiamo osservato anche infestazioni di Microdochium nivale, patogeno che causa una forma di fusariosi, in molti areali del Nord: in questo caso il fungo non produce micotossine ma l’infezione potrebbe avere effetti sui parametri qualitativi della granella. E’ nostra intenzione fare delle analisi comparative per comprendere se la qualità rischia di essere compromessa, così da poter dare agli agricoltori indicazioni utili alla gestione agronomica.
Autore: Azzurra Giorgio
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