Dopo aver parlato delle rese e dei prezzi medi nel mercato del grano pugliese, la nostra analisi della raccolta del grano nel 2024 nella regione si conclude con un’indagine sulla crescita dei costi per produrre il grano e sulle ripercussioni che questa potrebbe avere sul mercato – ma anche sulla produzione – della Puglia.
Il costo di un ettaro di grano
«A livello di retribuzione all’interno delle aziende agricole ci sono grosse preoccupazioni. Questo perché con i costi per ettaro che ormai si hanno, parlando della Puglia, sono tra i 900 e i 1000 euro. È logico che produzioni di 20 o di 25 quintali, se vendute a 30 euro al quintale non riescono comunque a garantire un profitto. Anche se, per ipotesi, si arrivasse di norma ogni anno a un minimo di 35 euro, servirebbero comunque delle rese molto superiori», conclude Lorenzo Fabbretti, tecnico attivo in Puglia. Rese che non dipendono dalla volontà degli agricoltori, ma da Madre Natura.
L’incognita della pioggia
Le prossime annate, come quelle precedenti, saranno sempre più legate alla presenza e all’affidabilità delle precipitazioni nei periodi chiave delle prossime campagne. Un problema quest’anno non c’è stato in altre zone del mondo. Nelle ultime settimane, infatti, sono arrivate numerose navi di grano a basso costo.
«Il prezzo si sta abbassando nelle ultime settimane anche perché arrivano navi dalla Turchia. Questo in qualche modo danneggia gli agricoltori italiani. Il grano poi arriva anche dalla Grecia, persino dal Kazakistan. Anche perché lì hanno avuto delle miscele sicuramente di più elevate».
Come ci conferma Abate, infatti, il prezzo «sotto la trebbia del grano è partito intorno ai 35 euro al quintale», per poi scendere, col passare delle settimane, fino a sfiorare le 30 euro al quintale. Un valore che per molti agricoltori non basta a giustificare le spese sostenute, e che rischia di allontanare alcuni da un grano – quello pugliese – che dal punto di vista qualitativo è uno dei migliori al mondo. E lo ha confermato anche quest’anno.
Autore: Ivan Torneo
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