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ARRIVANO LE MISURE SRA 2025

In attesa dei bandi, scopriamo i dettagli sulle misure SRA 2025 in Lombardia per la conservazione del suolo

E’ in arrivo il 2025 e, con il nuovo anno, si attendono anche i nuovi bandi per gli interventi SRA, quelli che promuovono l’introduzione e il mantenimento di pratiche agricole a ridotto impatto ambientale. L’obiettivo degli interventi è promuovere modelli di produzione mirati ad un uso più sostenibile delle risorse nell’ambito delle attività agricole: parliamo di tutela delle acque e dei suoli, di salvaguardia della biodiversità e valorizzazione del paesaggio. Ricordiamo che si tratta di premi a superficie o basati sul numero di capi, per chi fa allevamento.

Molte informazioni sulle misure in arrivo, in termini di premi e impegni, sono state diffuse da Regione Lombardia nelle scorse settimane. In questo articolo presentiamo una sintesi utile ai cerealicoltori lombardi interessati a capirne di più, con particolare riferimento a quelle misure destinate a favorire la conservazione del suolo e la biodiversità. Lo facciamo con l’aiuto dei chiarimenti comunicati dall’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova, nell’ambito di un webinar tenuto lo scorso 17 dicembre.

Impegni per tutte le misure SRA

Alcuni obblighi per l’agricoltore che aderisce alle misure SRA sono comuni a tutte gli interventi. In particolare, la durata dell’impegno è sempre di 5 anni e la conduzione del terreno ha inizio al 1° gennaio 2025. La durata, invece, di una singola annualità si intende dal 1° gennaio al 31 dicembre: gli agricoltori, quindi, devono porre particolare attenzione in caso di contratti di affitto in scadenza anticipatamente alla data di fine. Per quanto riguarda la variazione delle superfici a premio, gli aumenti sono possibili entro i primi 2 anni, mentre la riduzione massima è del 20%. Ad impegnarsi, infine, devono essere le “società agricole”.

Fondamentale, in particolare per chi fa cerealicoltura, è il divieto di utilizzo dei fanghi sui terreni oggetto di impegno: più nello specifico, è vietato l’utilizzo di fanghi in agricoltura e di ogni alto rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del d.lgs. n.152/2006. Si prevede l’uso esclusivo dei fertilizzanti riconosciuti ai sensi del regolamento UE 2019/1009.

Proseguiamo con la presentazione degli interventi di rilievo per chi fa cerealicoltura.

Lavorazione ridotta del suolo – SRA03

L’intervento, dal titolo Tecniche di lavorazione ridotta dei suoli, premia coloro che si impegnano ad adottare sulle superfici a seminativo una delle due azioni seguenti:

3.1 Adozione di tecniche di Semina su sodo (No tillage) –> premio di 395 euro/ettaro
– Semina su sodo
– Divieto di lavorazioni che invertano gli strati del suolo
– Garanzia della copertura del suolo con stoppie e residui colturali, eventualmente trinciati (mulching)
– Divieto di ristoppio  per tutti i cereali, anche di genere botanico diverso (non si applica a colture sommerse)
– Possibilità di svolgere operazioni per decompattare il suolo in caso di condizioni pedoclimatiche avverse, dietro autorizzazione

3.2 Adozione di tecniche di minima lavorazione (Minimum tillage) o di lavorazione a bande (Strip tillage) –> premio di 190 euro/ettaro
– Tecniche di minima lavorazione per preparare il letto di semina e per la lotta alle infestanti (non alterazione degli strati del suolo e profondità massima di 20 cm)
– Strip till con bande di 20 cm di larghezza massimo
– Divieto di lavorazioni che invertano gli strati del suolo
– Garanzia della copertura del suolo con stoppie e residui colturali, eventualmente trinciati (mulching)
– Possibilità di svolgere operazioni per decompattare il suolo in caso di condizioni pedoclimatiche avverse, dietro autorizzazione

E’ fondamentale ricordare che il premio si applica ad appezzamenti fissi, ovvero accertati in sede di istruttoria iniziale, con una dimensione minima di 5 ettari. Tutti i seminativi sono ammessi, ad eccezione dei terreni a riposo e dei prati monofiti e polifiti da vicenda.

E se abbiamo già seminato prima del 1° gennaio 2025?

Qui c’è una grande novità da parte della Regione: infatti, in caso di semina antecedente il 1° gennaio 2025, i terreni potranno essere ammessi solo se nella domanda informatizzata saranno allegate foto georeferenziate delle lavorazioni conservative e della semina effettuate nel 2024, con le funzioni specificate nel bando (ad esempio TAG GPS dello smartphone).

E’ importante ricordare, però, che non sono ammissibili le superfici che hanno già beneficiato del contributo per la stessa misura con alcune eccezioni da verificare bene.

L’analisi degli interventi SRA in arrivo con i bandi del 2025 proseguirà domani con le misure relative a Cover crop, gestione di prati e pascoli e infrastrutture ecologiche.

Autore: Azzurra Giorgio

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