Ogni anno il CREA, attraverso le Reti Nazionali per la qualità dei cereali, analizza decine di varietà di frumento tenero (leggi i risultati per la stagione 23-24 su Grano italiano). Abbiamo parlato con Sabrina Locatelli, ricercatore della sede di Bergamo del CREA (nella foto), dei rischi di contaminazione da micotossine relativi alla scorsa stagione: «le prove epidemiologiche condotte dal CREA nel 2024», ci conferma, «hanno evidenziato che le varietà di frumento tenero hanno affrontato sfide significative a causa delle malattie fungine, inclusa la fusariosi». Il Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali del CREA di Bergamo si occupa dal 2022 di indagare anche l’eventuale presenza di DON in un set di lotti commerciali di frumento tenero, raccolti nell’ambito delle attività legate alla Rete Qualità Mais (di cui è responsabile Sabrina Locatelli).
Il monitoraggio del CREA sul frumento tenero
In anteprima a Grano italiano, Sabrina Locatelli presenta i risultati delle indagini svolte su un set di 38 campioni raccolti al termine dell’annata agraria 2023-24, dandoci dettagli anche sulla distribuzione territoriale dei risultati tra le regioni del Nord Italia coinvolte. I campioni provengono da alcune regioni del Nord Italia, ovvero Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Nella tabella seguente è illustrata la provenienza dei campioni con un dettaglio per regione, confrontando anche le due annate precedenti.

Sabrina Locatelli ci spiega che i risultati ottenuti dalle analisi di monitoraggio sono stati analizzati sulla base degli attuali limiti imposti dal regolamento UE 2024/1022. In particolare:
– 150 µg/kg Alimenti per la prima infanzia e alimenti trasformati a base di cereali destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia.
– 600 µg/kg Prodotti di macinazione dei cereali.
– 1000 µg/kg Chicchi di cereali non trasformati.
Quanto DON nel grano 2024?
La tabella e il grafico che seguono mostrano i risultati in termini di percentuali di prodotto analizzato, distribuite in base ai diversi livelli limite. Nel 2024 ben il 45% dei materiali superava i limiti per i prodotti destinati alla macinazione dei cereali. L’8%, inoltre, superava persino il limite ammissibile per i chicchi di cereali non trasformati. Nei due anni precedenti, le quote oltre i 600 µg/kg erano solo del 9% nel 2023 e del 2% nel 2022.


Legenda: 0-150, 150-600, 600-1000, >1000: livelli limite di concentrazione di DON imposti dal regolamento UE 2024/1022 ed espressi in µg/kg.
Al Nord Italia presenza di DON maggiore nel 2024
Come ci dichiara Sabrina Locatelli, i risultati ottenuti confermano le evidenze riportate dalle prove epidemiologiche. «Nel 2024 la presenza di DON nel frumento tenero coltivato nel Nord Italia è stata sicuramente maggiore rispetto ai due anni precedenti. Infatti, se nel 2022 e 2023 nessuno dei campioni da noi analizzati superava il limite di 1000 ug/kg, nel 2024 l’8% era al di sopra di questa soglia».
Infine, se osserviamo la distribuzione geografica delle rilevazioni, si nota che essa sia nel 2024 abbastanza omogenea. I picchi maggiori sono osservabili in Piemonte e Lombardia. Si veda il grafico seguente.

Legenda: PM: Piemonte; LM: Lombardia; VN: Veneto; ER: Emilia Romagna. 0-150, 150-600, 600-1000, >1000: livelli limite di concentrazione di DON imposti dal regolamento UE 2024/1022 ed espressi in µg/kg.
Foto in alto: campi prova del CREA, foto del CREA
Autore: Azzurra Giorgio
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