Con l’aiuto di Patrizia Vaccino, responsabile Crea della Rete Tenero (nella foto), andiamo nei campi delle prove varietali: in questo articolo visitiamo il Piemonte, la Sicilia e le Marche, concludendo il tour lungo lo stivale. Le prove della Rete Nazionale del frumento tenero sono giunte al 52esimo anno di realizzazione e ospitano 49 varietà di frumento tenero, sparse su 26 località di tutta Italia. In generale, nel corso della stagione il meteo è stato più clemente e le previsioni di resa sono buone, con una pressione di malattie non preoccupante.
Si prevedono buone rese in Piemonte
Il campo del Piemonte, gestito dal CAPAC, ospita attualmente frumenti pronti per la raccolta, quindi alla maturazione fisiologica/maturazione; solo le varietà più tardive, infatti, presentano una cariosside ancora leggermente morbida.
Come ci riferisce Andrea Pilati (CAPAC), dal punto di vista delle malattie, septoriosi e fusariosi (che sono tipiche di questo areale) sono comparse tardivamente, da fine maggio in avanti. Solo il Microdochium era comparso anticipatamente sulle foglie basali, per poi risalire sino alla foglia bandiera durante la maturazione. Gli attacchi, in ogni caso, sono stati di lieve entità.
Nel complesso le piante hanno mostrato un buon livello di sanità, senza particolari criticità; accestimento e sviluppo sono stati regolari, quindi ci sono ad oggi buone previsioni di resa, sicuramente in aumento rispetto agli anni precedenti. Le prime raccolte di varietà precoci, quali Bandera e Avenue, in zona Cigliano-Saluggia, hanno ottenuto rese molto buone, che ruotano attorno ai 30 q/gta, con peso specifico di circa 80, ma proteine basse, tra 10-11%.
In Sicilia è tornata la pioggia
La prova condotta a Libertinia, come riportato dal collega del CREA di Acireale Nino Virzì, ha beneficiato di un decorso termo-pluviometrico favorevole: le precipitazioni si sono susseguite con regolarità nel corso di tutta la stagione di crescita della coltura. In termini di volumi, da ottobre a maggio si sono registrati meno di 400 mm di pioggia.
Nella località siciliana, la maggior parte delle varietà di frumento tenero in valutazione è caratterizzato da un ciclo medio-tardivo: questa caratteristica comporta una minore suscettibilità alle malattie, soprattutto con riferimento ad oidio e septoriosi. Le patologie, infatti, hanno interessato maggiormente i materiali precoci. Attualmente sono in corso le operazioni di raccolta: le previsioni di resa sono soddisfacenti, con una media superiore ai 40 quintali/ ettaro.
Solo ruggine bruna nelle Marche
A conclusione di questo tour in Italia, tra i campi delle prove della Rete Tenero, facciamo un salto nelle Marche, regione che è più vocata al frumento duro ma che ospita anche le varietà di tenero. Anche qui le aspettative sulle produzioni sono buone, dal momento che le condizioni meteo non sono state favorevoli allo sviluppo di patologie e, infatti, non si sono registrati attacchi rilevanti.
Nella foto in alto: Libertinia. Foto di Nino Virzì.
Autore: Azzurra Giorgio
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