Prosegue il nostro viaggio in Italia attraverso le semine di frumento. Questa volta siamo in Emilia Romagna, terra vocata all’agricoltura che nel 2023 ha subito un disastroso alluvione. Piogge persistenti, allagamenti, straripamenti e frane hanno martoriato numerose zone della regione e distrutto il lavoro di tanti agricoltori. Abbiamo parlato con tre agricoltori che con coraggio hanno intrapreso la campagna 2024, non rinunciando a pratiche agronomiche di qualità in vista del raccolto, seppur con numerose incertezze legate all’andamento del mercato e del meteo.
Costi non riconosciuti
Franco Rinaldi, della Società Agricola Fratelli Rinaldi, gestisce una superficie di 340 ha. Quest’anno ha seminato 150 ha tra frumento tenero e duro, incrementando un po’ la quota del tenero (85-90 ha) rispetto all’anno scorso. «La decisione dipende anche dalle rotazioni ma sicuramente dall’andamento stagionale: da noi per il duro lo scorso anno è stato un disastro, parliamo di rese di 25-30 quintali/ ha». In merito alle previsioni reddituali per la campagna 2024, Franco Rinaldi conferma che i costi si sono stabilizzati, seppure alti; inoltre, ci dice: «i nostri costi non ci vengono riconosciuti mentre, in merito ai prezzi, siamo in mano a degli speculatori; il prodotto è disponibile nei porti in grandi quantità. Siamo legati poi alla situazione geopolitica, un colpo di tosse da una parte del mondo può creare vantaggi o svantaggi a noi singoli»..
Il nostro sta diventando un prodotto povero
Rossella Guizzardi della Guizzardi Agrigest conduce ca 300 ha a Granarolo dell’Emilia (BO). Poco più di 1/3 è dedicato a grano tenero e duro, con quasi il 90% occupato dal tenero. «Abbiamo sempre fatto molto poco grano duro, il nostro è un terreno vocato al tenero». ci dice, confermando che le scelte dipendono anche da regole di buona conduzione, incluse le rotazioni.
Quest’anno c’è un grande punto interrogativo sul previsionale del raccolto per Rossella Guizzardi: «basta un mese di pioggia come lo scorso anno seguito da siccità per rovinare una campagna. Nel 2023 abbiamo chiuso in profondo rosso. Oggi gli impianti sono belli, dovremmo ritornare a fare il nostro raccolto di 80 quintali per ha di resa come massimo».. Rossella Guizzardi, però, riflette sul lato del mercato: «se i prezzi restano così sarà una catastrofe e non so se potrò permettermi ad avere i miei terreni in affitto. I costi, poi, si sono mantenuti elevati. Le criticità più grandi sono le incertezze sui prezzi di mercato e sull’andamento meteorologico, ma anche i prezzi delle assicurazioni sono lievitati. Purtroppo il nostro sta diventando sempre più un prodotto povero».
Rullatura contro la siccità invernale
L’Azienda Agricola Marco Bergami si estende per un centinaio di ha nei comuni di San Pietro in Casale e Galliera (BO): Marco Bergami dedica da sempre 50 ha a grano duro e tenero. Negli ultimi 4 anni ha invertito le proporzioni e, anche quest’anno, ha seminato 40 ha a grano duro, 10 ha a tenero. Ci dice: «La scelta è dovuta a varietà di grano duro che si sono adattate bene all’areale dell’Emilia Romagna, garantendo una buona produzione. In particolare, poi, ha inciso il prezzo che, mediamente, è più alto: a parità di investimento in operazioni colturali, riesco ad avere entrate maggiori».. Anche nel 2023 Marco Bergami è riuscito ad avere ottimi parametri qualitativi, ha investito e agito tempestivamente con le operazioni: «preferisco investire, il risultato finale ripaga».
In merito alla campagna 2024, ci dice: «negli anni abbiamo anche noi subito il cambiamento climatico che ci sta penalizzando molto. Le semine autunnali sono andate bene, stiamo pagando il fatto che nel mese di gennaio non è mai piovuto: i nostri cereali hanno sete. 15 gg di gelo hanno fatto poi sollevare il terreno, spezzando le radici. Nelle nostre zone abbiamo tutti provato ad agire con la rullatura, tentando di schiacciare il terreno e salvare più piante possibile. Al giorno d’oggi bisogna essere molto attenti: la differenza la fa l’agricoltore attento e professionista, bisogna seguire la coltura passo per passo».
Autore: Azzurra Giorgio
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