Un mercato più difficile quest’anno ha spinto molti agricoltori a virare verso altri tipi di coltivazioni, per cercare alternative più redditizie.
Alternative al frumento
«Complessivamente c’è stata meno superficie coltivata a grano – spiega l’agronomo foggiano Stefano Abate –, in particolare a vantaggio dell’orzo e delle leguminose. Poi in generale gli agricoltori sono molto sfiduciati, anche perché a fronte di una riduzione del prezzo di mercato del prodotto, c’è il rischio che molti non semino proprio l’anno prossimo».
L’importanza dell’acqua
E’ possibile dividere il foggiano in due zone, in base alla produzione. « Ci sono state due realtà, la zona di Foggia Sud e la zona di Foggia Nord – prosegue Abate –. A Foggia Sud, andando verso Cerignola, le risorse sono state molto basse. Ci sono state anche rese minime di 5-6 quintali per ettaro, a fronte di massime di 25 quintali. Invece da Foggia andando verso Bari c’è stata una pioggia in più, intorno a metà marzo. Una sola pioggia in più gli ha permesso di fare anche fino a 40-45 quintali in media per ettaro». L’ennesima prova, semmai ve ne fosse il bisogno, dell’importanza dell’acqua piovana nelle fasi di crescita e sviluppo della pianta. L’analisi proseguirà domani.
Autore: Ivan Torneo
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