L'analisi dei mercati del frumento
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LISTINI FERMI MA C’È SPERANZA

Diffusi i dati sui raccolti: l’analisi dei listini di Milano e Bologna

Ancora pressoché tutto fermo a listino nelle voci che riguardano il mercato del frumento, come accaduto la settimana scorsa (LEGGI). Dall’estero sembra che le coperture non mancheranno, soprattutto grazie ad un raccolto ufficialmente al di sopra delle attese in Nord America, secondo i dati proposti in settimana da U.S. Wheat Associates. L’unica speranza è il bilancio tra produzione e consumo, che si prevede negativo (-8,4 milioni di tonnellate).

PREZZI BASSI MA C’È SPERAZNA DI APPREZZAMENTO

Negli ultimi giorni il clima ha permesso ai produttori nazionali di procedere con le semine, anche se gli attuali livelli di prezzo non danno la certezza di essere remunerati per i propri sforzi. Siamo ormai tornati, come evidente dal grafico proposto di seguito, su livelli pre-crisi globale, ovvero prima della diffusione globale della pandemia. Oggi, però, dopo anni di inflazione e difficoltà nei commerci internazionali, i costi di produzione per gli agricoltori sono decisamente aumentati.

Le speranze di vedere un mercato capace di remunerare in modo soddisfacente i propri sforzi restano poche, essendo necessario un ritorno a cifre ormai molto lontane. Le previsioni degli analisti statunitensi oltre a riportare la crescita nei loro raccolti (+9,4 %), riferiscono che sono molti i Paesi esportatori che hanno vissuto una buona annata produttiva, come Canada, Australia e Argentina. Produzioni in calo si riscontano al contrario solo in Russia, Ucraina ed Ue. Viene riferito inoltre che per la campagna 2024/2025 si prevede un forte aumento nell’export USA proprio verso l’Italia, a coprire le carenze produttive in particolar modo di frumento duro.

Vi sono però due fattori comunicati dagli esperti che potrebbero portare il mercato in un contesto rialzista. Il primo è la situazione geopolitica, imprevedibile ma con diverse potenziali criticità per i commerci internazionali. Il secondo è  il rapporto domanda/offerta, che si prevede leggermente sbilanciato verso la prima e che quindi dovrebbe portare ad un calo negli Stock globali (vedi grafico). Questo fattore risulta per il momento potenziale, mentre i mercati italiani restano, come detto, sostanzialmente stabili in contesti globali incerti.

MERCATI STABILI E CONTESTI IN DIVENIRE

Per il frumento duro gli operatori continuano a mostrarsi attendisti, portando ad un numero di scambi ridotto oltre che a listini totalmente invariati. In Europa i prezzi sono in leggero calo in Spagna e Francia. Al di furori dell’Ue si registra una lenta crescita dei prezzi, attenuata nei nostri mercati dalla stabilizzazione del dollaro USA. Gli operatori nordamericani cercano di evitare incrementi improvvisi, nella speranza di non rendere il grano turco nuovamente competitivo. I prezzi interni turchi, infatti, risultano troppo alti per competere sui mercati italiano e nordafricano in questo momento. USA e Canada riportano, come detto, un raccolto superiore alle attese e con standard qualitativi nella media. L’incertezza persiste sulle scelte commerciali di Russia e Turchia, influenzando le aste internazionali. Future Durum in leggera crescita a Chicago, +1,4% su base settimanale.

Pochi scambi anche nel mercato del frumento tenero, con affari che risultano concentrati su lotti di qualità superiore, carenti nelle provenienze estere in particolar modo da oltreoceano.  I report proposti dagli operatori Usa confermano che il tenore proteico è inferiore nei raccolti di questa annata. In Europa intanto i prezzi continuano a calare per la bassa attività di scambio e la difficile competitività nell’export verso paesi terzi. Buone notizie per le semine in diverse parti del globo, in particolare Europa, Mar Nero e USA. Mercati a termine in lieve ribasso, sia in Francia sia a Chicago. 

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