Torna a crescere il prezzo del frumento tenero, con una tendenza positiva anche nei futures dopo i cali della scorsa settimana (LEGGI). Disastroso al contrario il mercato del frumento duro, ancora per lo più stabile sui prezzi insoddisfacenti descritti di recente, con un’unica variazione negativa a Bologna per fino.
DURO: MERCATO DISASTROSO PER GLI AGRICOLTORI
Una situazione che non può che alimentare la rabbia dei produttori di duro, che si vedono sempre più penalizzati da prezzi incapaci di risollevare un’annata agronomicamente molto difficile. Ancor più disastroso vedere stabilità, con addirittura una voce in ribasso, nel periodo in cui gran parte dei prezzi esteri sono in crescita. Primi fra tutti i prezzi del prodotto nordamericano, quello che secondo gli analisti dovrebbe coprire i fabbisogni grazie a buone produzioni, elevato tenore proteico e qualità del glutine. Salgono di qualche euro le quotazioni in Canada, apprezzate anche dal valore del dollaro in continua crescita rispetto all’euro. Le valutazione all’origine per il prodotto di origine Usa e Canada sono comprese tra 304 e 310 euro alla tonnellata.
Sorprende constatare che, secondo quanto riportato da recenti report canadesi e da Anacer nel suo ultimo comunicato stampa, le importazioni in Italia di grano duro non siano maggiori rispetto al passato nel 2024. Ciò, sommato al netto calo produttivo e ad un numero di scambi interni minimo, non può che suggerire un ritmo di trasformazione in calo. La scarsa trasformazione è sottolineata anche da continui aumenti nel prezzo dei sottoprodotti della lavorazione del frumento duro. Sono in crescita, tuttavia, secondo quanto riportato sempre da Anacer, le esportazioni di semola e pasta nei primi otto mesi del 2024. Considerando tutti questi dati le preoccupazioni sono molte per gli attori delle prime parti della filiera del grano duro nazionale, che sembrano essere sempre più abbandonati dal loro tessuto produttivo. Questo sta portando a bruschi cali negli investimenti di superfice, rischiando di veder scomparire un’eccellenza nostrana.
TENERO IN CRESCITA A CAUSA DELL’INCERTEZZA NEL MAR NERO
Contesto di mercato migliore per il grano tenero ed i suoi produttori. I prezzi, come affermato in apertura, sono in leggero aumento, soprattutto per le fasce di prodotto meno pregiato. Ciò nonostante, sempre secondo il recente report di Anacer, le importazioni di grano tenero siano aumentate nei primi otto mesi del 2024. Gli scambi secondo gli operatori procedono con ritmi nella norma, anche se la trasformazione non sembra soddisfare la domanda di sottoprodotti, in forte aumento anche per tenero. L’aumento dei prezzi sembra essere legato al disastroso momento geopolitico sul fronte russo-ucraino, dopo gli sviluppi bellici dell’ultima settimana. L’incertezza nel Mar Nero si riflette su tutti i mercati, compresi quelli extracomunitari, nonostante i buoni raccolti e le buone prospettive produttive per le coltivazioni in campo nel continente americano.
Il fronte orientale preoccupa anche per il futuro, con notizie negative per le semine in Russia. Si attendono anche i dati sulle scelte degli agricoltori italiani ed europei in merito all’investimento. In questo contesto di forte incertezza, tornano a crescere anche i mercati a termine a Chicago e Parigi. Nel primo caso il valore si riavvicina a quello di due settimane fa, dopo i cali registrati nella scorsa analisi. Sulla borsa francese risulta in forte crescita la scadenza di marzo, mentre cala fisiologicamente l’ormai prossima scadenza di dicembre.