Il 14 marzo scorso AGEA ha reso pubblica la Circolare n. 21371, focalizzata sulla “Domanda Unificata 2024, Fascicolo Aziendale e nuovo SIPA”. Il documento introduce importanti cambiamenti nel sistema di gestione delle pratiche agricole e degli incentivi regionali.
Il nuovo Fascicolo Aziendale
Uno dei punti salienti della circolare riguarda l’integrazione del Quaderno di Campagna dell’Agricoltore, ovvero il Registro dei Trattamenti e delle Concimazioni, all’interno del Fascicolo Aziendale. AGEA ha lasciato agli Organismi Pagatori regionali il compito di attuare questa normativa. Per quanto riguarda la Lombardia, l’OPR ha deciso di implementarla a partire dal 2025, permettendo agli agricoltori di adeguarsi gradualmente a questa nuova procedura.
Il nuovo SIPA
Un’altra innovazione significativa è l’introduzione del nuovo Sistema di Identificazione delle Parcelle Agricole (SIPA). Questo sistema non si baserà più sui dati catastali digitali, ma sulla Carta Nazionale dei Suoli, offrendo una maggiore precisione e affidabilità nell’identificazione delle parcelle. L’OPR Lombardia sta attualmente valutando il momento più opportuno per introdurre questa nuova parcella di riferimento all’interno del Sistema Informativo per il Settore Ortofrutticolo (SISCO), garantendo una transizione fluida e senza intoppi per gli agricoltori della regione.
La Domanda Unificata
Infine, tra le novità previste da AGEA c’è l’introduzione della “Domanda Unificata”, un unico modulo per la presentazione delle richieste di sostegno della Politica Agricola Comune (PAC) e del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) a superficie. Questo sistema, già in vigore in altre regioni come il Veneto, mira a semplificare le procedure amministrative per gli agricoltori, consentendo loro di presentare tutte le domande relative agli incentivi agricoli in un’unica soluzione. L’OPR Lombardia prevede di adottare questa pratica a partire probabilmente dal 2025, offrendo agli agricoltori della regione un modo più efficiente e conveniente per gestire le loro pratiche amministrative.
Autore: Confagricoltura Milano
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