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QUANDO IL FRUMENTO SI AMMALA

Ecco i metodi per non perdere produzione

Le malattie causate da microrganismi patogeni sono la prima causa di perdite di produzione nella coltivazione del frumento, insieme alle piante infestanti: i metodi di controllo assumono un ruolo centrale nelle pratiche agronomiche, in particolare per le malattie fungine.

Virosi

Le malattie causate da virus sono sempre trasmesse da organismi vettori, alterano i meccanismi di sviluppo della pianta fino alla morte ma sono molto meno diffuse rispetto alle patologie causate da funghi, inoltre non vi sono mezzi di lotta indiretta. Le virosi più frequenti sono da “striatura fusiforme” e da “mosaico comune”, ben visibili in campo, diffuse da funghi parassiti dell’apparato radicale. Afidi e cicaline, invece, sono vettori delle virosi da “mosaico striato” e da nanismo.

Batteriosi

Anche queste malattie sono meno diffuse rispetto a quelle fungine, ma in questo caso non vi sono mezzi di lotta diretti; il controllo avviene per lo più con l’utilizzo di semente non infetta. Le batteriosi più importanti sono causate da Xanthomonas campestris pv. Translucens, nel caso delle glume nere o delle striature batteriche fogliari, e da Pseudomonas syringae che determina le macchie necrotiche su lamine e glume. In entrambi i casi le malattie sono favorite da una eccessiva umidità atmosferica.

 Malattie fungine

In tutte le fasi fenologiche la pianta di frumento è suscettibile alle infezioni fungine, causa di patologie che possono compromettere la produzione, la qualità tecnologica e gli aspetti igienico-sanitari del raccolto. Si veda un nostro articolo sul tema micotossine.

  • Mal del piede: malattia causata da funghi del genere Fusarium, Microdochium spp., Gaeumannomyces graminis var. tritici che attacca apparato radicale e colletto, determinando anche la premorienza della pianta. E’ favorita da ristagno idrico, temperature elevate, semine precoci e semente infetta, si gestisce attraverso la concia e alcune prevenzioni agronomiche.
  • Malattie fogliari: sono molto più diffuse della precedente e possono pregiudicare la produzione per i danni all’apparato fotosintetico, oltre ad anticipare i danni da stretta.
    • Complesso della septoriosi o seccume fogliare: causato da Zymoseptoria tritici e Parastagonospora nodorum, si manifesta a primavera, favorita da frequenti precipitazioni.
    • Ruggini: gli agenti sono Puccinia striiformis per la ruggine gialla, Puccinia triticina per la ruggine bruna, Puccinia graminis per la ruggine nera: le malattie di manifestano in condizioni diverse a causa delle differenti esigenze ecologiche degli agenti eziologici.
    • Oidio o mal bianco: nel frumento è una malattia meno diffusa, colpisce tutte le parti della pianta adattandosi a diverse condizioni di temperatura e umidità.
  • Malattie a carico della spiga e della cariosside: sono le patologie per il frumento, in grado di ridurne notevolmente produttività e qualità, soprattutto per la sanità della granella a causa della contaminazione da micotossine prodotte dagli agenti eziologici.
    • Fusariosi della spiga: causata da funghi del genere Microdochium e Fusarium che sopravvivono sui residui colturali e le cui spore si diffondono in primavera attraverso vento e pioggia, infettano la spiga in fioritura e penetrano nel fiore, colonizzando la cariosside. La gravità degli attacchi è molto influenzata dall’andamento meteorologico e può arrivare anche a dimezzare la produzione.
    • Carie e carboni: causati da Tilletia caries e Tilletia foetida per la carie, e da Ustilago tritici per il carbone, si manifestano nella fase avanzata della maturazione con “false cariossidi” che, rompendosi, diffondono spore e perpetuano l’infestazione nell’ambiente. Anche queste malattie possono determinare perdite notevoli se non si agisce per tempo.

 

Fonte: Coltivazioni erbacee, Vol. 1 – Cereali e colture industriali, a cura di G. Mosca e A. Reyneri, Edagricole, 2023.

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