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LA NEVE CADE SUL TENERO

I cerealicoltori ci raccontano come va la campagna in Piemonte

Come procede la campagna del frumento tenero in Piemonte? Ne abbiamo parlato negli scorsi giorni con alcuni cerealicoltori della provincia di Alessandria, dopo il brusco calo delle temperature che ha portato anche a precipitazioni nevose sui frumenti in spigatura. Una situazione diversa da quella dei colleghi affacciati sull’Adriatico di cui abbiamo già parlato https://granoitaliano.eu/siccita/.

La neve cade sul tenero

Paolo Viarenghi, che è anche Direttore di CIA Alessandria, è preoccupato in particolare per il peso della granella: «l’abbassamento delle temperature ha portato, nella nostra provincia, anche ad arrivare sotto zero. Nel momento di fioritura del grano si creeranno sicuramente problemi strutturali nella coltura. Non si tratta tanto di problemi legati alle malattie ma, bensì, di quintalaggio al momento della trebbiatura».

Molto si decide da adesso

Abbiamo parlato anche con Luciano Pallavicini che gestisce un’azienda in provincia di Alessandria di circa 350 ettari, di cui circa 150 dedicati a frumento da seme. «Quest’anno», ci dice «abbiamo seminato anche triticale per le richieste delle aziende clienti e un po’ di frumento duro, perché in alcuni campi siamo arrivati a seminare a febbraio ”. In merito alla stagione ci conferma che, per ora, «l’andamento è nella normalità: molto viene deciso da adesso fino alla maturazione, però le prospettive sono abbastanza buone». Anche nelle sue zone sta facendo freddo «qui vicino ha persino nevicato…da noi è piovuto molto e sta piovendo anche oggi. Il rischio di attacchi fungini lo decideranno le temperature dei prossimi giorni. Di certo il tempo ha un andamento molto strano”.

Problemi maggiori per i prezzi

Più che all’andamento climatico, Luciano Pallavicini ci dichiara che i problemi maggiori in questa campagna sono dovuti ai mercati: «i prezzi oggi sono troppo bassi, a fronte di costi troppo elevati; gli inconvenienti del tempo sono ovviamente possibili ma, con queste entrate, non è possibile affrontare i costi dei mezzi di produzione». Luciano Pallavicini conclude: «il problema è che è arrivata in Italia una enorme quantità di grano esterno, da Turchia, Russia, Ucraina, Canada: l’importazione selvaggia a prezzi bassi, logicamente, provoca un crollo del valore del nostro prodotto».

Scopri l’analisi dei mercati con un focus sul tema dell’importazione: https://granoitaliano.eu/escluso-meccanismo-tutela/

Autore: Azzurra Giorgio

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