Continuano gli apprezzamenti, con intensità in crescita, per il frumento tenero e per i sottoprodotti della lavorazione. Totale stabilità per il frumento duro con prospettive di calo. Gli agricoltori sono ormai scoraggiati dalle quotazioni in essere, con rischi di forti riduzioni nell’investimento di superficie, in alcuni casi in favore di tenero
PROSPETTIVE DI CALO NEI PREZZI E NELLE SUPERFICI PER DURO
Una stabilità nelle quotazioni che perdura da diverse settimane, nonostante nell’ultimo periodo all’estero i prezzi siano cresciuti, come vi abbiamo spiegato la scorsa settimana (LEGGI). Ora la situazione si fa ancor più critica. I prezzi italiani potrebbero iniziare a scendere nel prossimo futuro per l’aumento delle importazioni e la fine degli aumenti stagionali nordamericani. Nell’ultima settimana, infatti, i prezzi canadesi e statunitensi sono rimasti stabili al pari dell’indice Future Durum a Chicago. Calano i costi dei trasporti marittimi, rendendo ancor più economica l’importazione internazionale. La Commissione Ue e quella del Saskatchewan (Canada) prevedono un aumento delle importazioni di grano duro dall’America all’Europa nei prossimi mesi, proprio a causa dei cali produttivi italiani.
Si registra una totale stabilità anche su tutte le piazze europee dove si scambia il grano duro, consapevoli del possibile arrivo di coperture dall’estero. Unica incognita resta il bacino turco e nordafricano, le cui ultime notizie parlano di prezzi pronti a tornare competitivi.
CRESCE TENERO IN ITALIA, STABILITÀ ALL’ESTERO
Continuano gli apprezzamenti per il frumento tenero, ancor più marcati rispetto a sette giorni fa. Prosegue la riduzione della differenza tra prodotti di maggior qualità e quelli di minor valore merceologico, in relazione ad un offerta deficitaria per quest’ultimi a livello nazionale. Gli esperti riferiscono che la tendenza rialzista dell’ultimo periodo stia portando ad un buon investimento di superficie per la produzione 2025. In alcuni casi pare che gli agricoltori scelgano di abbandonare il duro per aumentare la superficie a tenero, laddove la fascia climatica di competenza lo permetta. Si registrano rialzi nei listini nostrani anche per il prodotto di origine comunitaria. Questa tendenza positiva è frutto degli apprezzamenti visti di recente a livello internazionale. Ciò in seguito all’inasprimento del conflitto russo-ucraino e a prospettive agronomiche non così rosee.
Questa tendenza tuttavia sembra arrestarsi all’estero, con valori stabili negli ultimi sette giorni nelle principali borse europee e in molte di quelle internazionali. Le preoccupazioni per gli scontri nel bacino del Mar Nero sembrano essersi affievolite e si registrano prospettive climatiche in miglioramento sia nelle Americhe che in Russia. Un contesto che porta al calo dei mercati a termine, tornati sui livelli di due settimane fa dopo la ripresa della scorsa settimana.