Sul mercato si registra la conferma dei passi avanti per il frumento duro, sulla falsa riga di quanto accaduto la settimana precedente (LEGGI). Si stabilizzano i prezzi per il frumento tenero nazionale, con qualche allineamento a prezzi già visti altrove solo a Milano. Dopo diversi mesi si verificano apprezzamenti anche per gli sfarinati, solo a Milano, mentre i sottoprodotti continuano il periodo di forte deprezzamento.
SI CONFERMA IL MOMENTO POSITIVO PER DURO
Il buon momento di mercato del frumento duro prosegue anche con l’attenuarsi della crescita di valore del dollaro. Appare così chiaro che a spingere i rialzi sia un’offerta deficitaria rispetto alla domanda, sia attualmente che in prospettiva. A livello nazionale sappiamo come l’ultimo raccolto sia stato fortemente rimaneggiato dalla siccità, fornendo disponibilità ridotte. Ciò in questo frangente si sta facendo sentire maggiormente rispetto ai primi sei mesi dopo la raccolta a causa di un’offerta comunitaria ormai agli sgoccioli ed a coperture da oltreoceano ridotte dalla chiusura dei porti settentrionali del Nordamerica. A questa fisiologica riduzione dell’apporto di merce da Usa e Canada si aggiunge l’insediamento della presidenza Trump, che preoccupa gli importatori anche in prospettiva per i rapporti commerciali sulle materie prime come il grano.
Per il futuro a preoccupare resta inoltre il forte calo nell’investimento di superficie a grano duro, avvenuto in tutta Europa ma soprattutto in Italia. Gli agricoltori della Penisola, scoraggiati dai prezzi vissuti in questa campagna di commercializzazione e dalle difficoltà agronomiche, hanno ridotto il loro investimento a grano duro. I prezzi attuali continuano a non soddisfare i produttori, che ritengono queste cifre al di sotto della soglia di redditività.
TENERO NAZIONALE STABILE, IN CALO L’ORIGINE NORDAMERICANA
I mercati del grano tenero si stabilizzano in Italia, con lievi rialzi a Milano per allinearsi a Bologna, dove il listino resta del tutto invariato. In questo frangente domanda e offerta sembrano in equilibrio per i grani di forza, si conferma leggera carenza per gli altri usi sopperita dalle origini estere. La riduzione del valore del dollaro rispetto alle ultime settimane porta ai cali per i prezzi in euro del prodotto di origine Nordamericana nel listino emesso alla borsa di Bologna. All’estero leggera preoccupazione per l’andamento dei raccolti in Francia, in seguito alle continue piogge recenti. Questo porta ad apprezzamenti nelle quotazioni emesse a Parigi, scaturiti anche dalle preoccupazioni per i rapporti commerciali con gli Usa in seguito all’elezione di Trump. Le stime per il raccolto Ue 2025 sono comunque maggiori rispetto a quanto ottenuto nel 2024. Si prevede però un aumento anche dei consumi.
A livello globale, il clima in USA e Canada desta preoccupazioni per i raccolti futuri, ma le stime canadesi restano positive. La Russia incrementa il volume di scambi con l’Egitto, coprendo in parte la domanda nord-africana, con quotazioni russe e ucraine in leggero calo ma competitive. Le quotazioni del frumento tenero sui mercati a termine sono in calo in Europa e in lieve rialzo negli USA.
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