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LA COVER GIUSTA PER ME

Le caratteristiche delle diverse specie

Nell’ambito del progetto DICO SOS, la Fondazione Navarra illustra le possibilità di scelta delle cover crop più giuste per le esigenze di ciascuna azienda agricola. Nella scelta è sempre bene porsi le seguenti domande, per una gestione agronomica sostenibile:

– Qual è la prossima coltura principale?
– Quali sono i benefici desiderati?
– Quali sono le condizioni di crescita?
– Qual è il sistema colturale adottato?

Normalmente si coltivano cover crop delle famiglie delle brassicacee, leguminose e graminacee. Esse hanno caratteristiche molto diverse che devono essere tenute in considerazione nella scelta della specie o del miscuglio più adatto. Vediamole nel dettaglio.

Brassicacee

«Sono caratterizzate da uno sviluppo iniziale abbastanza rapido, elevata biomassa aerea e apparato radicale di tipo fittonante più o meno sviluppato a seconda della specie. Le specie maggiormente diffuse sono la senape bianca e i rafani. Alcune brassicacee sono utilmente impiegate per la loro azione biofumigante in quanto producono delle sostanze, i glucosinolati, che vengono trasformate in altre sostanze, che hanno un effetto biocida. L’effetto biocida nei confronti di alcuni nematodi e funghi avviene solamente in seguito a trinciatura e rapido interramento delle piante, ed è strettamente legato alla varietà».

Leguminose

«Le leguminose sono caratterizzate dalla capacità di creare una simbiosi con i batteri azoto-fissatori del suolo che riescono a convertire l’azoto atmosferico in azoto organico arricchendo il terreno di questo importante elemento. Solitamente le leguminose vengono utilizzate in suoli poveri di azoto, prima di colture che hanno una elevata richiesta di questo elemento, oppure in aziende che non hanno a disposizione reflui zootecnici o ancora in aziende biologiche. Le specie più utilizzate come cover crop invernali, sia in purezza sia in miscuglio, sono la veccia e il trifoglio. Entrambe sono caratterizzate da una lenta crescita iniziale e per tale ragione sono utilmente coltivate in miscugli. In generale hanno anche la possibilità di riprendere la crescita in primavera in quanto, tranne alcune specie quali la veccia e il trifoglio alessandrino, non sono gelive».

Graminacee

«Le graminacee vengono impiegate come cover crop in quanto l’apparato radicale fascicolato e molto sviluppato permette il trattenimento dei nutrienti con conseguente limitazione dei fenomeni di lisciviazione. Per tale ragione le cover crop che esercitano questa funzione vengono definite “catch crop” (“colture trappola”). Fra le graminacee, l’avena e la segale sono quelle maggiormente impiegate, sia da sole sia in miscuglio, ma come cover crop possono essere usati anche altri cereali (es. orzo e frumento), oppure il loglio italico. Fra le diverse specie di
avena, l’avena strigosa è quella che presenta la maggiore sensibilità al freddo invernale e, nei nostri contesti, può gelare».

Fonte: Fondazione Navarra

Autore: Azzurra Giorgio

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