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SI AL SEME CERTIFICATO

Il commento del Prof. Amedeo Reyneri ai risultati delle prove varietali del CREA per l’annata 2023-24

Un’annata difficile e a tinte in chiaro-scuro è quella che emerge dalle parole del Prof. Amedeo Reyneri, professore Ordinario di Agronomia e Coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino (DISAFA), nel commento ai risultati delle prove varietali del frumento tenero e duro svolte dal CREA.

Cosa, dunque, si può fare per ridurre i danni alla produzione e le difficoltà nella gestione agronomica determinati dalla variabilità meteoreologica, anche alla luce del complesso scenario di mercato? Il Prof. Reyneri ci conferma quanto sia più che mai necessaria la scelta delle sementi certificate, capaci di apportare i vantaggi raggiunti dagli sforzi di miglioramento genetico, sia in termini produttivi che qualitativi.

Prof. Reyneri, anche quest’anno sono stati pubblicati i dati della Rete Nazionale di confronto varietale per il frumento…

Si, con la consueta puntualità, il CREA ha fornito i dati sul confronto varietale dei frumenti duri e teneri. Il lavoro svolto è rilevante e il numero delle località, oltre che l’impostazione rigorosa dei confronti, assicurano una grande significatività ai tanti risultati ottenuti. Dai dati produttivi e qualitativi emerge un’annata in chiaro e scuro a causa del decorso meteorologico difficile e, per molti versi, contrario tra l’areale settentrionale e quello meridionale. Al nord le frequenti e rilevanti precipitazioni, che sono proseguite fino alla completa maturazione fisiologica, e al sud il decorso fortemente siccitoso hanno, in entrambi gli ambienti, limitato sia la produttività, sia il peso specifico che il contenuto proteico.

Con quali conseguenze?

Sebbene per motivi opposti, la maturazione non si è svolta in condizioni favorevoli e l’accumulo degli elaborati nel chicco è stato, quindi, insoddisfacente. Si aggiunge a questo quadro problematico il contenuto di DON (deossinivalenolo) che, in taluni contesti del nord Italia, è stato critico. I dati, a tale proposito, mostrano che il vantaggio del trattamento fungicida è stato evidente, con incrementi produttivi in media del 13%, ma ben superiori nelle località del nord-ovest, le più soggette alle frequenti piogge di maggio e giugno.

Gli areali del Centro Italia, invece, si sono salvati…

A questi andamenti estremi si contrappone quello del centro Italia dove le precipitazioni sono state meno estreme e, pertanto, le rese sono state spesso soddisfacenti e i pesi specifici prossimi a quelli attesi. In particolare, per il grano duro, nell’areale centro adriatico l’annata è stata molto positiva. Nel complesso, anche per questo areale il contenuto proteico mediamente registrato è stato spesso inferiore a quello degli ultimi anni.

Cosa è possibile fare, dunque, già in questa fase di programmazione delle semine?

Ovviamente non è possibile influire sull’andamento meteorologico e, più in generale, sul cambiamento climatico in scala locale e nel breve-medio periodo; tuttavia, i dati del confronto varietale evidenziano chiaramente che il processo di miglioramento genetico è più che mai evidente e che, tra le nuove varietà, alcune rispondono in modo interessante sia da un punto di vista produttivo, sia qualitativo. Infatti, tra le migliori e più stabili varietà tra quelle testate e la media di campo, si registrano degli incrementi produttivi superiori al 10%. Se questo confronto è esteso a varietà da tempo in commercio e ancora molto diffuse, il vantaggio produttivo è dell’ordine del 20%.

Aggiornare il quadro varietale ricorrendo all’acquisto, in questo caso più che mai obbligatorio, delle sementi certificate è, quindi, più che mai necessario. A tale proposito, l’annata – che ha visto significativi problemi nel corso della maturazione – consiglia in modo ancora più chiaro la necessità di ricorrere a semente certificata per non incorrere in nascite stentate, emergenze disomogenee e a problemi del mal del piede in inverno.

Autore: Azzurra Giorgio

Leggi la sintesi dei risultati delle prove per il frumento tenero

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