Nell’ultima settimana, i prezzi del frumento sono rimasti stabili, salvo alcuni lievi aggiustamenti per il grano tenero di origine estera. Domanda e offerta si mantengono prudenti (leggi l’ultima analisi), restando in attesa e concentrandosi su coperture a breve termine in un momento cruciale per le future semine e la definizione delle disponibilità dal Nord America e dal Mar Nero.
PREZZI STABILI IN ATTESA DI NOTIZIE
Le variazioni di prezzo riguardano quasi esclusivamente il grano tenero di origine canadese e statunitense. Si registra un minimo deprezzamento martedì a Milano, diventato più marcato giovedì a Bologna. Questo nella stessa settimana in cui è arrivata in Europa l’U.S. Wheat Associates (USW), l’organizzazione per lo sviluppo del mercato di esportazione dell’industria del grano degli Stati Uniti, che pare dunque aver portato notizie di buona disponibilità attuale, in seguito al raccolto, e prevista, alla luce dell’andamento della semina. Dopo la prima tappa di ieri a Porto ed il passaggio di lunedì a Londra, martedì questi dati verranno esposti in Italia, alla granaria di Milano.
A livello internazionale, gli andamenti positivi descritti sembrano influenzare maggiormente i mercati a termine, causando cali nei titoli sia alla borsa di Chicago sia in quella di Parigi. I prezzi sui mercati fisici restano al contrario per lo più stabili, anche all’estero nell’attesa di comprendere meglio gli sviluppi dell’offerta.
SEMOLA MADE IN ITALY, FRUMENTO DURO ANY ORIGIN
Il mercato del frumento duro è totalmente stabile in quasi tutte le sale di contrattazione italiane. In settimana si è tenuta la Giornata Mondiale della Pasta, in occasione del quale Italmopa (Associazione Industriali Mugnai d’Italia) ha pubblicato un comunicato stampa. In esso si cita la collaborazione tra mugnai e pastai italiani, escludendo gli agricoltori, a tutela di un prodotto simbolo del Made in Italy. Viene espresso inoltre che il consumo nel 2023 da parte dei mulini è stato pari a 6 mln di tonnellate. Questo, se confermato quest’anno, significherebbe che la produzione di fumento nazionale 2024 è in deficit di 2,5 mln rispetto ai fabbisogni dei trasformatori. Com’è noto, però, ciò non influisce in modo preponderante sui listini, immobili anche in questo caso in attesa di definire al meglio le disponibilità a livello globale.
Le prospettive sono buone per le forniture di origini americane, mentre l’incertezza persiste per il grano russo e turco. In Turchia in questo momento l’export è bloccato per prezzi interni troppo elevati, complice il divieto di importare grano russo fino a fine dicembre. In Canada i prezzi all’export aumentano, ma i minori costi di trasporto rispetto al recente passato limitano i rincari. Negli USA, l’indice dei Future a Chicago è in lieve crescita, mentre il prezzo sul mercato fisico resta stabile, con una lieve spinta al rialzo per l’apprezzamento del dollaro.