L'analisi dei mercati del frumento
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TENERO IN CALO, DURO STABILE

Gli effetti della guerra commerciale scatenata da Trump

Le quotazioni del frumento nazionale rimangono sostanzialmente stabili nelle principali borse merci italiane. Tuttavia, nella seconda parte della settimana, vengono proposti prezzi del frumento tenero in calo per l’origine nordamericana a Bologna. Ciò a seguito degli scambi di dazi tra Usa, Canada e Cina scaturiti dalle incerte politiche commerciali dell’amministrazione Trump. Al momento, il mercato del frumento duro sembra invece immune da queste fluttuazioni.

TENERO IN CALO A BOLOGNA PER EFFETTO DEI DAZI, RINVIATI POCO DOPO

Le quotazioni del frumento tenero proveniente da USA e Canada subiscono una riduzione di 10 €/t, mentre il prodotto comunitario ha registrato un lieve calo di 4 €/t. Le affermazioni e le negazioni del governo americano confondono un mercato che si allontana così dal contesto di stabilità descritto di recente (LEGGI). Il listino di Milano è stato pubblicato proprio nel giorno in cui sono entrati in vigore i dazi contro Cina, Canada e Messico, mentre la commissione di borsa di Bologna ha fissato le quotazioni poco prima del rinvio della misura al 2 aprile, in pieno confronto tariffario tra le nazioni coinvolte.

Il ribasso delle quotazioni a Bologna è in parte dovuto all’aumento dell’offerta di frumento tenero da parte di USA e Canada verso il mercato europeo. Questo in quanto si tratta di Paesi che destinano già parte del raccolto al nostro continente, una porzione in inevitabile aumento nel caso in cui altre destinazioni chiave venissero meno.

Un altro fattore determinante nel ribasso delle quotazioni sono i titoli legati al frumento tenero in calo nei mercati a termine. A seguito dell’inasprirsi della guerra commerciale tra Usa, Messico, Canada e Cina, numerosi investitori finanziari hanno liquidato le loro posizioni nei futures sulle materie prime maggiormente scambiate tra queste nazioni, tra cui il frumento tenero. I ribassi nei titoli si sono verificati sia a Chicago che a Parigi, interessando sia le scadenze a breve termine che quelle più lontane. In questo contesto, si prospetta un possibile ulteriore indebolimento dei prezzi nella fase finale della campagna, anche in vista dei previsti aumenti delle superfici seminate in Nord America.

DURO STABILE CON FUTURE IN CRESCITA

A differenza del tenero, il frumento duro non sembra risentire degli effetti delle politiche economiche statunitensi. I mercati internazionali restano poco dinamici, con lievi cali nei listini nordamericani espressi in euro, attribuibili esclusivamente alla continua svalutazione del dollaro. Nei mercati a termine, la tendenza è opposta a quella del tenero: il future sul frumento duro a Chicago è tornato a crescere. Questo contesto antitetico potrebbe scaturire da minori scambi di frumento duro tra le nazioni coinvolte nella guerra commerciale scatenata da Trump.

Il mercato italiano rimane attendista, con quotazioni invariate e un equilibrio tra domanda e offerta. Gli operatori sembrano in attesa di una maggiore chiarezza sugli sviluppi internazionali prima di definire le coperture fino alla prossima trebbiatura. In Europa, l’attenzione è focalizzata sulla data di arrivo del nuovo raccolto spagnolo e greco. I molini stanno valutando coperture per il periodo luglio-dicembre, mentre il deficit produttivo nell’Ue rimane stimato tra 2 e 2,5 milioni di tonnellate.

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