Come abbiamo visto, le prove Crea per il grano tenero di questo 2024 hanno mostrato una situazione molto diversificata nelle varie regioni italiane. Alcune condizioni climatiche hanno inciso in modo significativo sui risultati. Le aree del nord, del centro e del sud hanno registrato differenze importanti in termini di resa e qualità. I dati sono stati accolti, come sempre, con grande interesse, dando la stura a molti commenti. Iniziamo con un tecnico che si sofferma sulla situazione del Settentrione.
La scelta dei frumenti di forza
Nel nord Italia, Riccardo Nicoli, consulente tecnico in agricoltura, si confronta con noi sui dati Crea. Mette in evidenza come «le produzioni dei frumenti teneri siano state influenzate dall’andamento meteorologico primaverile, in certi areali a nord del Po addirittura più piovoso rispetto al 2023, mentre in Emilia-Romagna, soprattutto nella zona centro-orientale, il clima è stato più favorevole, garantendo produzioni medie e qualità soddisfacenti». Tuttavia, sottolinea che «ciò ha influenzato negativamente anche il peso ettolitrico, in particolar modo nei frumenti di forza che secondo i risultati delle prove nazionali non hanno raggiunto i parametri merceologici della categoria di appartenenza». Nicoli infine spiega che «la scelta di seminare frumenti di forza può rappresentare un’alternativa per quelle aziende agricole con caratteristiche pedoclimatiche ed agronomiche tali da favorire il raggiungimento di un tenore qualitativo ottimale nei frumenti coltivati».
Autore: Ivan Torneo
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