Una svolta rialzista si manifesta nel mercato delle commodities, portando ad apprezzamenti diffusi in tutti i settori merceologici, compreso il frumento. I listini di Milano e Bologna riportano così diversi segni positivi, nonostante gli scambi restino contenuti come nelle settimane precedenti (leggi l’ultima analisi).
APPREZZAMENTI DIFFUSI
La domanda continua ad attendere il nuovo raccolto, restando coperta sul breve termine e lavorando poco prodotto. Questo porta ad apprezzamenti importanti nel comparto dei sottoprodotti. Le variazioni sono comprese tra +3 e +5 €/t nel listino emesso martedì a Milano che diventano un +7 €/t in seguito alla seduta di borsa di giovedì a Bologna. Nei prodotti base le variazioni sono più variegate ma colpiscono diffusamente sia le voci dedicate al grano tenero sia quelle del duro.
Nel dettaglio crescono maggiormente i teneri dalla minor qualità merceologica, con apprezzamenti compresi tra i 3 ed i 7 €/t nelle varie voci. Si conferma la valutazione del di forza in entrambe le sedi. Per duro si registra un +7 €/t a Milano e +5 €/t a Bologna. Si tratta di variazioni non elevate ma sensibili, che testimoniano come vi sia preoccupazione per la produzione locale. Le recenti piogge nel sud Italia non hanno risollevato di molto la situazione precedentemente compromessa dalla siccità. Nelle campagne settentrionali vi è timore per l’insorgenza di malattie fungine a causa della molta umidità. Fattori importanti ma come consueto il mercato del frumento verrà equilibrato dal prezzo della merce estera, che, unito al costo del commercio, continuerà ad influire maggiormente sulle valutazioni.
IL CONTESTO GEOPOLITICO E CLIMATICO PORTANO A SPINTE SPECULATIVE
Anche in questo senso nelle ultime settimane la tendenza al rialzo è stata diffusa, con variazioni anche di +30 €/t per il panificabile franco partenza a Mosella in Francia. Qui le preoccupazioni per il nuovo raccolto sono molte ma secondo gli esperti tale andamento è frutto anche di fenomeni speculativi. Per certi versi si è verificata una reazione diffusa del mercato ad una sequenza di eventi preoccupanti nel contesto geopolitico e climatico, già in precedenza sul filo del rasoio. Tra questi vi sono le alluvioni in Brasile, lo sciopero dei portuali in Argentina, i danni causati dai russi nel porto di Odessa e sulle linee ferroviarie ucraine. Tali avvenimenti non hanno un effetto diretto su diversi prodotti, tra cui il frumento, considerando che le disponibilità attuali sono in grado di coprire il consumo fino ai prossimi raccolti, ma hanno generato la spinta all’apprezzamento diffuso che stiamo registrando.
Questo emerge ancor di più andando a vedere come si stanno muovendo i mercati a termine. Il titolo di maggio ha chiuso in rialzo sia sul Matif, il mercato a termine francese, sia a Chicago, mentre le quotazioni per luglio e settembre sono ancor più rialziste. Questa volontà speculativa è in parte causata da una prospettiva inflattiva per il denaro, che gli operatori cercano di fronteggiare con il plusvalore sulle commodities. Si resta così nell’attesa di scoprire come andranno i nuovi raccolti per definire se questo rialzo possa arrivare a reggersi anche su basi solide, come un’offerta carente, o si ritorni alla stagnazione al ribasso delle quotazioni vista nei primi mesi del 2024.
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