La Rete nazionale di confronto delle varietà di frumento duro giunge nel 2024 al 51esimo anno di attività, con l’obiettivo di fornire agli agricoltori informazioni utili per le prossime semine autunnali, in termini di rese e qualità. Sotto il coordinamento del Crea di Foggia, la sperimentazione condotta nell’annata agraria 23-24 ha interessato 26 campi sperimentali distribuiti in 6 areali: Sicilia (1), Sardegna (4), Sud peninsulare (8), Centro-versante adriatico (4), Centro versante tirrenico (5) e Nord (4).
Le varietà in prova sono state 30, solo in Sardegna sono state 27. 19 varietà sono erano presenti in tutti gli areali, solo 11 erano specifiche per gli areali del Sud e delle Isole ed 11 per gli areali del Centro-Nord Italia.
Risultati produttivi e qualitativi degli areali
L’andamento climatico anomalo della stagione è stato determinante sui risultati, sia in termini di rese produttive che di qualità della granella raccolta. Le rese sono state particolarmente svantaggiate negli areali dell’Italia Meridionale e nelle Isole che hanno vissuto mesi estremamente caldi e una costante carenza di acqua. Al contrario, il Nord e parte del Centro hanno goduto di temperature elevate e abbondanti piogge, favorevoli allo sviluppo colturale.
La resa media degli areali si è ridotta del 14% rispetto al quinquennio precedente (parliamo di 4,67 t/ha): è in Sicilia che si sono registrati i valori più bassi, con una riduzione dell’85% (0,81 t/ha). Rappresentativa della drammatica situazione della regione è anche l’altezza media delle piante, scesa da 83 cm a 37 cm nella stagione 23-24. Le temperature miti e le abbondanti piogge, invece, hanno favorito l’areale Centro adriatico che ha riportato una resa media di 7,16 t/ha. Anche il Nord e la Sardegna hanno visto una riduzione importante. Le temperature anomale, infine, hanno comportato un anticipo della spigatura in tutti gli areali.
Osservando i parametri qualitativi, il peso ettolitrico registrato nella stagione 23-24 è sostanzialmente pari a quello del quinquennio precedente, con 79,5 kg/hL rispetto a 80,9 kg/hL. Differenze forti, però, si sono registrate al Nord a causa delle piogge persistenti (il valore medio è di 75,5 kg/hL rispetto a 79,7 kg/hL). Il contenuto proteico della granella è mediamente alto in tutti gli areali: in Sicilia e Sardegna si sono ottenuti i valori più alti, con una crescita rispettivamente del 18% e 30% rispetto ai 5 anni precedenti.
Le tabelle seguenti mostrano i valori registrati nella stagione 23-24 confrontati con la media del quinquennio 2019-23, suddivisi per areale. Seguono anche le tabelle di dettaglio per gli areali Centro-Nord e Isole.
Le migliori varietà al Centro-Nord
Le migliori varietà nelle Isole
Leggi l’articolo con i commenti di dettaglio dei ricercatori del CREA
Fonte: CREA
Autore: Azzurra Giorgio
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